Simbolo Copyright ©: qual è il suo significato e quando ha senso usarlo?
Il simbolo Copyright, ovvero la famosa C cerchiata ©, lo troviamo spesso su fotografie, immagini, in calce ai siti web, su libri, poesie e testi vari. Talvolta lo si mette sulle opere di cui siamo autori senza conoscerne bene il significato. Ma a cosa serve realmente il simbolo Copyright? E’ necessario metterlo per proteggere le nostre opere? Ha senso oppure è soltanto un accorgimento inutile? E’ sufficiente mettere il simbolo oppure è necessario anche indicare il nome dell’autore e l’anno di produzione dell’opera?
Per rispondere a queste domanda, occorre brevemente spiegare cos’è il copyright ed in cosa si distingue dal diritto d’autore.
Cosa significa il simbolo Copyright ©
Il simbolo Copyright serve a comunicare che un’opera è protetta da diritto d’autore. Infatti, sebbene il termine copyright significhi letteralmente “diritto di copia” ed abbia origine nei Paesi anglosassoni, oggi viene comunemente utilizzato in ambito internazionale come sinonimo di diritto d’autore.
La differenza fra copyright e diritto d’autore
In realtà, copyright e diritto d’autore non sono esattamente la stessa cosa.
Il copyright è il diritto d’autore di matrice anglosassone, tipico di quei Paesi che hanno un sistema giuridico di Common Law, come Stati Uniti e Gran Bretagna. I sistemi legati alla tradizione del copyright tendono a privilegiare lo sfruttamento economico delle opere dell’ingegno.
Diversamente, i Paesi dell’Europa Continentale con sistema giuridico di Civil Law, seguono la tradizione del droit d’auteur, ovvero del diritto d’autore. Come si evince dalla parola stessa, l’enfasi viene posta sulla persona dell’autore, al quale vengono riconosciuti diritti di sfruttamento economico e diritti morali sulla propria opera.
Il simbolo Copyright è necessario per proteggere un’opera?
Apporre il simbolo © non è necessario affinché un’opera venga protetta dal diritto d’autore. Oggi, questo vale sia per i Paesi legati alla tradizione del droit d’auteur che nei Paesi anglosassoni, ma non è sempre stato così.
Il diritto d’autore, a differenza di altri diritti di proprietà intellettuale come i brevetti ed i marchi, non richiede la registrazione né l’adempimento di alcuna formalità. La semplice creazione di un’opera è sufficiente affinché il suo autore diventi immediatamente titolare di diritti di esclusiva su di essa. A stabilirlo è la Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche, siglata nel 1886 da numerosi Stati aderenti alla tradizione del droit d’auteur.
Gli Stati Uniti sono entrati a far parte della Convenzione di Berna soltanto nel 1989 e, per farlo, hanno dovuto modificare la propria legislazione in materia di copyright. Prima di tale data, affinché un’opera potesse essere protetta da diritto d’autore, era necessario registrarla ed apporre sulla stessa il simbolo ©, l’anno di prima pubblicazione ed il nome del titolare del diritto.
Oggi, l’uso del simbolo Copyright non è più necessario neppure negli Stati Uniti, così come non è necessaria la registrazione per proteggere un’opera. Tuttavia, negli Stati Uniti la registrazione del copyright è ancora un requisito indispensabile per agire in giudizio a tutela del diritto d’autore e per ottenere i c.d. “statutory damages“. Anche l’apposizione del simbolo © non è priva di effetti. Apporre il simbolo del copyright su un’opera serve a dimostrare che chi lo ha violato lo ha fatto coscientemente (c.d. “willful infringement“) e pretendere un risarcimento dei danni più elevato.
Il simbolo Copyright in Europa: ha senso oppure si tratta di un accorgimento inutile?
In Europa, l’apposizione del simbolo © non ha conseguenze giuridiche rilevanti. Tuttavia, soprattutto quando un’opera circola su Internet, l’apposizione del simbolo Copyright può essere utile nei casi in cui si debba applicare la legge statunitense.
Apporre il simbolo © su un’opera protetta da diritto d’autore, quando non ne pregiudica l’estetica, è comunque un accorgimento utile per diversi motivi. Innanzi tutto, serve a ricordare a chiunque voglia utilizzare l’opera, che essa è protetta. Se al simbolo Copyright si aggiunge anche il nome dell’autore, ciò potrà facilitare il compito di chi voglia legittimamente acquistarne i diritti di utilizzazione. Per alcuni tipi di opere, è importante aggiungere anche l’anno di produzione o l’anno della prima pubblicazione. Il fine è quello di permettere a chi voglia utilizzare l’opera di determinare se sono scaduti alcuni diritti connessi al diritto d’autore. Un esempio lo si ha per le fotografie semplici.
Il simbolo Copyright nelle fotografie semplici
In fotografia, occorre distinguere le foto artistiche (o foto d’autore) dalle semplici fotografie. Le prime sono protette dal diritto d’autore, al pari di ogni altra opera artistica. La durata del diritto è fino a 70 anni dopo la morte dell’autore e per la protezione non è necessaria alcuna formalità. Le foto semplici invece non godono dei diritti d’autore ma soltanto di diritti connessi (per approfondimenti si veda “Fotografie d’autore: qual è la differenza dalle fotografie semplici?” e “Nessun diritto morale d’autore per le fotografie semplici“).
L’autore di una fotografia semplice ha comunque alcuni diritti di esclusiva su di essa e, talvolta, il diritto al pagamento di un equo compenso per il suo utilizzo. Affinché si possano esercitare questi diritti, le fotografie semplici devono però riportare il nome del fotografo e l’anno di produzione (art. 90 lda). In mancanza di queste indicazioni, le foto semplici possono essere utilizzate liberamente, a meno che non si dimostri la mala fede dell’utilizzatore.
Distinguere una foto semplice da una foto artistica non è sempre un compito banale. Ecco perché apporre sulle fotografie il simbolo Copyright assieme al nome dell’autore ed all’anno di produzione è utile, soprattutto quando le foto vengono pubblicate in rete.
Conclusioni
Nella maggior parte dei casi l’uso del simbolo © non è necessario e non ha rilevanti conseguenze giuridiche. Tuttavia, quando lo si può fare senza pregiudicare l’opera, è sempre una buona abitudine. Serve a ricordare che essa è protetta e che il suo utilizzo è possibile solo su autorizzazione dell’autore.
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