Licenza Creative Commons: fra Copyright e pubblico dominio
Una licenza Creative Commons è uno strumento giuridico con cui il titolare dei diritti d’autore su un’opera ne consente determinati utilizzi, riservandosi alcuni diritti. Essa si trova a metà strada fra il modello tradizionale di Copyright, ove tutti i diritti sono riservati, ed il pubblico dominio, che si ha quando un’opera è libera da diritti d’autore.
Le finalità del progetto Creative Commons
L’esigenza di ripensare la concezione tradizionale del Copyright nasce con l’avvento di Internet e della tecnologia digitale. L’idea delle Creative Commons nasce sulla scia del fenomeno culturale del software Open Source e del modello Copyleft ed ha fra i suoi padri il noto Avvocato e studioso del diritto d’autore Lawrence Lessing. Lo spirito del progetto è quello di creare una modello giuridico alternativo rispetto al copyright tradizionale, al fine di massimizzare la creatività digitale, la condivisione e l’innovazione[1].
Il Copyright tradizionale si fonda sull’idea che tutti i diritti sono riservati all’autore: “All rights Reserved“. Ciò impedisce di svolgere legalmente molte di quelle attività che fanno la forza di Internet. Copiare, modificare, incorporare, mixare e condividere contenuti coperti da Copyright non è possibile senza l’autorizzazione preventiva dell’autore. Ciò rallenta la diffusione di contenuti e cultura sul web, anche in casi in cui gli autori non hanno alcun interesse a limitarne l’utilizzazione.
Le licenze Creative Commons nascono come risposta a questo problema. Anziché riservarsi tutti i diritti su un’opera, l’autore può pubblicarla applicandovi una licenza Creative Commons. In questo modo ne permette la diffusione, comunicando al pubblico quali sono le attività consentite e quali le condizioni di utilizzo. Chiunque venga a contatto con l’opera ed intenda utilizzarla non dovrà ottenere l’autorizzazione dell’autore. Potrà invece leggere la licenza con cui l’opera è stata rilasciata e porre in essere tutte le attività che essa consente.
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Di cosa si compone una licenza Creative Commons
Innanzi tutto occorre capire cosa sia una licenza. Licenza equivale ad autorizzazione. Si tratta di un atto giuridico con cui il titolare di diritti in esclusiva (licenziante) autorizza uno o più soggetti (licenziatari) a compiere determinate azioni che altrimenti sarebbero vietate.
Una licenza Creative Commons si compone di tre livelli: il Legal Code, il Commons Deed ed il Digital Code.
Il Legal Code è la licenza vera e propria. Si tratta di un testo comprensibile a professionisti del diritto, in cui vengono specificati in termini giuridici i diritti ceduti in licenza e le condizioni di utilizzo.
Il Commons Deed è una descrizione sintetica e facilmente comprensibile della licenza, accompagnata da una veste grafica. In poche righe vengono sintetizzate le attività che è possibile svolgere con il contenuto rilasciato in licenza e le condizioni da rispettare.
Il Digital Code è rappresentato da metadati contenenti il contenuto della licenza, i quali possono essere incorporati in un’opera digitale e riconosciuti dai motori di ricerca.
I vari tipi di licenze Creative Commons
Esistono diversi tipi di licenze Creative Commons, ciascuna delle quali consente determinate utilizzazioni ed appone condizioni diverse. Ogni licenza è strutturata in due parti. Una prima parte in cui si indicano gli utilizzi consentiti dell’opera ed una seconda parte in cui vengono chiarite le condizioni da rispettare.
Per quanto riguarda gli utilizzi, tutte le licenze consentono la copia e la distribuzione dell’opera. Soltanto alcune invece ne consentono la modifica ed il mixaggio.
Per quanto riguarda invece le condizioni, il licenziante può scegliere e combinare come vuole le seguenti: Attribuzione; Non commerciale; Non opere derivate; Condividi allo stesso modo.
Attribuzione consiste nell’obbligo di attribuire la paternità dell’opera al suo autore.
Non commerciale significa che l’opera non può essere utilizzata per scopi commerciali.
Non opere derivate significa che l’opera non può essere modificata, trasformata o sviluppata.
Condividi allo stesso modo significa che, se l’opera viene trasformata in un’opera derivata, quest’ultima potrà essere distribuita soltanto con la medesima licenza.
Come si usa una licenza Creative Commons
Questo stesso articolo è il tipico esempio di come una licenza Creative Commons può essere usata. Se non avessi posto in calce l’icona Creative Commons Attribuzione, il mio articolo avrebbe dovuto presumersi come protetto da Copyright. Il mio interesse come autore però non è quello di impedire la riproduzione e la diffusione del mio articolo, piuttosto il contrario. Il fine dell’articolo è quello di condividere la mia conoscenza ed allo stesso tempo accrescere la mia reputazione come professionista del diritto d’autore. Pertanto, è nel mio stesso interesse che questo articolo venga riprodotto e condiviso il più possibile, purché continui a circolare assieme al mio nome quale autore.
Per raggiungere questo scopo, ho pubblicato il presente articolo con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Cliccando sul link in calce si accede al Commons Deed della licenza, dove è possibile conoscere le attività consentite. Chiunque potrà condividere questo articolo, stamparlo, distribuirlo, leggerlo in pubblico etc., purché venga mantenuto il mio nome quale autore dello stesso. É inoltre consentito modificarlo, incorporarlo in altre opere o trarne spunto, purché, anche in questo caso, venga mantenuto il nome dell’autore e vengano rese note le modifiche effettuate. Queste attività possono essere svolte anche per finalità commerciali.
Pubblicando questo articolo con licenza creative Commons non ho rinunciato ai miei diritti d’autore. Piuttosto ho espresso la mia volontà di autorizzare liberamente la sua condivisione ed alcuni usi, riservandomi il solo diritto di attribuzione. Se qualcuno copiasse in tutto o in parte questo articolo, pubblicandolo sotto un altro nome e senza rendere note le modifiche fatte, potrei ancora far valere i miei diritti d’autore, vietandone l’uso illegittimo e pretendendo un risarcimento danni.
[1] Aliprandi S., Creative Commons: Manuale Operativo, Ledizioni, http://www.aliprandi.org/manuale-cc
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.