Come proteggere il Copyright con WIPO Proof

come proteggere il copyright
Massimo Bacci

Scritto da Massimo Bacci

Avvocato esperto in materia di proprietà intellettuale, diritto delle nuove tecnologie e protezione dei dati.

5 Luglio 2020

Come proteggere il Copyright

Come proteggere il Copyright? Si tratta di una domanda che gli artisti si pongono da sempre.

Se fra di voi ci sono musicisti che come me hanno qualche annetto alle spalle, ricorderanno senza dubbio il trucco della raccomandata senza busta. Per provare la paternità di una canzone, si scrivevano spartito e testo su un foglio di carta, poi si andava alle poste per spedirlo al nostro indirizzo con raccomandata senza busta. In questo modo, con il timbro postale apposto sul foglio e la ricevuta d’invio della raccomandata si otteneva la prova dell’esistenza dell’opera in un dato giorno ad una data ora.

In sostanza, la raccomandata serviva ad ottenere un “time stamp”, ovvero una marca temporale che attribuisse all’opera una data certa. Oggi qualcuno cerca di fare lo stesso con le PEC ma occorre fare attenzione, perché queste non forniscono prova certa del contenuto degli allegati.

I problemi di questo sistema erano molteplici, primo fra tutti l’assenza di garanzia d’immodificabilità dell’opera. Il timbro postale, ammesso e non concesso che fosse autentico, provava soltanto l’invio del foglio di carta in una certa data ma non il suo contenuto. Chi ci assicurava che esso non fosse stato modificato dopo l’invio? Se nel 1970 mi fossi inviato un foglio di carta bianco per raccomandata, oggi potrei forse scriverci sopra il testo di Imagine e contestarne la paternità a John Lennon?

Fortunatamente le nuove tecnologie ci vengono incontro e ci permettono di colmare queste lacune, mediante strumenti come WIPO Proof. Prima di spiegare come proteggere il Copyright con questo strumento, vorrei però spendere due parole introduttive sul diritto d’autore e sulla necessità o meno della sua registrazione.

Registrare il Copyright

A differenza di altri titoli di proprietà intellettuale come brevetti, marchi, disegni e modelli, il Copyright non richiede alcuna registrazione per essere protetto. Ciò è sancito a livello internazionale dalla Convenzione di Berna, che all’art. 5 esclude la possibilità di subordinare l’esercizio dei diritti d’autore a formalità.

Persino gli Stati Uniti, che in passato prevedevano l’obbligo di registrazione del Copyright, hanno dovuto modificare la propria legge quando nel 1989 sono entrati a far parte della Convenzione di Berna. Oggi negli USA la registrazione è ancora necessaria per ottenere il risarcimento dei c.d. Statutory Damages ma non per esercitare in giudizio il diritto d’autore.

Anche in Italia è possibile registrare le proprie opere coperte da Copyright presso SIAE. Il registro delle opere inedite e il pubblico registro dei software hanno tuttavia l’unico scopo di fornire la prova dell’esistenza dell’opera alla data del deposito.

La protezione del Copyright nasce in maniera automatica con la creazione dell’opera e senza bisogno di registrazione. Tuttavia, è importante precostituirsi una prova di paternità che sia incontestabile ed avente data certa. WIPO Proof risponde perfettamente a questo scopo.

Chi è WIPO e perché dovremmo fidarci?

WIPO non è certamente il primo soggetto ad aver inventato dei sistemi di certificazione con data certa per le opere protette da Copyright. Sul web sono presenti da anni decine, forse centinaia di questi servizi. Perché dunque affidarsi a WIPO?

La risposta è semplice. WIPO (World International Property Organization) è il maggior esponente al mondo in materia di proprietà intellettuale. Non si tratta di una società privata, bensì di un’agenzia delle Nazioni Unite, con sede a Ginevra, che si occupa della protezione e dello sviluppo della proprietà intellettuale nel mondo, oltre che della gestione dei trattati internazionali.

In termini di affidabilità, ciò costituisce un indubbio vantaggio rispetto ad altri fornitori del medesimo servizio, considerato che difficilmente esisterà un Tribunale al mondo che non riconosca la validità di una certificazione rilasciata da WIPO.

Come proteggere il Copyright con WIPO Proof

In molti si aspettavano che WIPO facesse ricorso alla tecnologia blockchain per garantire l’immodificabilità dei registri. Invece, per il momento si fa ricorso soltanto alla funzione di hash, che delle blockchain rappresenta comunque un elemento essenziale.

Per poter utilizare WIPO Proof è necessario registrare un account presso WIPO. L’opera che si vuole proteggere deve inoltre essere contenuta in un file digitale. Può trattarsi di musica, video, un testo, un software, una fotografia, un’opera d’arte, un design etc. Il suo utilizzo non è inoltre limitato alle opere protette da Copyright ma può riguardare qualsiasi file o documento per il quale si voglia ottenere protezione. Può trattarsi di un processo, un business plan, una ricetta segreta, un database, un progetto etc.

Il file contenente l’opera da proteggere viene convertito mediante la funzione di hash in un codice univoco. Si tratta di una sorta di impronta digitale del file che ne garantisce l’immodificabilità.

Mediante l’hash non è possibile risalire al file originale. Invece, anche la più piccola modifica del file genererebbe un hash completamente diverso. Ciò garantisce che il file originale non venga modificato nel tempo.

All’hash viene aggiunta una marcatura temporale (“time stamp”), che prova data, ora e secondo esatti del deposito. Infine, il tutto viene firmato digitalmente con un sistema di chiavi pubbliche e private. A questo punto l’utente potrà scaricare un token che gli fornirà una prova certa della data del deposito di quel determinato file.

Per un costo aggiuntivo di 20 franchi svizzeri è possibile inoltre scaricare un certificato di verifica, da utilizzare in Tribunale in caso di contenzioso per dimostrare la paternità dell’opera.

Il file originale non viene depositato presso i server di WIPO ma resta nella disponibilità dell’utente. Ciò che viene salvato sui registri di WIPO è l’hash, dal quale però non è possibile risalire al file originale mediante un processo inverso.

Quanto costa WIPO Proof?

Il costo di WIPO Proof è tutto sommato contenuto e senza dubbio molto più conveniente rispetto alla registrazione presso SIAE.

Per depositare un’opera con WIPO Proof sono sufficienti 20 franchi svizzeri, ovvero l’equivalente di circa 20 euro. Si pensi che per il deposito di un’opera inedita presso il registro SIAE sono necessari 144 euro per una persona fisica e 288 euro per una persona giuridica.

Inoltre, se si fa un uso cospicuo di questo strumento, è possibile ottenere dei pacchetti a prezzi più vantaggiosi: 190 CHF per 10 token, 1.800 CHF per 100 token, 3.400 per 200 token, 7.500 per 500 token, 13.000 CHF per 1.000 token.

Il token ha validità di 5 anni, dopodiché sarà necessario rinnovarlo per un fee aggiuntivo.

Proteggere i Trade Secrets con WIPO Proof

WIPO Proof è utile non soltanto per le opere coperte da Copyright ma anche per proteggere i segreti industriali.

I trade secret vengono tutelati dalla legge soltanto se si dimostra che gli stessi hanno un valore in quanto mantenuti segreti e che si sono prese idonee misure per proteggerli e mantenerne la riservatezza.

L’utilizzo di WIPO Proof, oltre alla paternità del segreto industriale, consente di dimostrare di aver preso misure adeguate per proteggerlo. In questo senso, lo strumento fornito da WIPO si rivela utilissimo per progetti, business plan, ricette segrete, database, procedure, know how etc.

Licenza Creative Commons

Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.

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